Il 2018 verrà ricordato come l’anno del fumetto arabo. Protagonista del Festival del fumetto di Angoulême dove un’intera sezione è stata dedicata alla nona arte prodotta e realizzata da artisti arabi.
La sezione del festival dedicata al mondo arabo ha messo in mostra l’ampio panorama delle produzioni attraverso installazioni, incontri e un’esposizione Nouvelle generation : la bande desinée arabe oujourd’hui organizzata con la collaborazione dell’Università Americana di Beirut, la Sawwaf Arab Comic e le edizioni Alifbata di Marsiglia.
Dal Marocco, con la rivista Skef Kef, al Libano con il collettivo a Samandal e autori come Lena Merhej e Mazen Kerbaj, passando per l’Egitto immortalato nelle illustrazioni di Wahba Shennawi e nelle strisce della rivista Tok Tok.
Il canale francese Arte ha realizzato un video La nouvelle bande dessinée arabe dove racconta il fumetto arabo attraverso la voce e i disegni di Mazen Kerbaj e Salam al Hassan.
In Italia, Elettra Stamboulis ha scritto un lungo e ben informato articolo su Artribune.
Se come me non siete stati ad Angoulême, potrete ritrovare tutti gli artisti e le loro produzioni nel bellissimo catalogo bilingue francese – inglese pubblicato dalla casa editrice francese Alifbata. All'interno del catalogo sono stati inseriti tre articoli di George Khoury (Jad), Enrique Klaus, Lina Ghaibeh, per fornire al lettore delle indicazioni per contestualizzare il fumetto nel mondo arabo .
Alifbata, sebbene sia nata solo nel 2015, resta fedele al suo progetto editoriale di diffondere i fumetti arabi in Francia e poiché “i confini sono fatti per essere superati” la casa editrice sta svolgendo la sua opera di mediazione e di diffusione anche al di fuori dei confini di oltralpe…ma di questo vi parlerò in un altro post.
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