E’ questo il caso del fumetto “Le pain nu” del disegnatore marocchino Abdelaziz Mouride, pubblicato dalla casa editrice Alifabata nel febbraio 2020 in lingua francese.
Le Pain Nu è la trasposizione in fumetto di “Al-khubz al-hafi”di Mohamed Choukri, un romanzo pubblicato nel 1980 in francese (nella traduzione di Tahar Ben Jalloun) e poi nella versione originale araba nel 1983. L’opera, la cui pubblicazione è stata vietata in Marocco fino al 2000 racconta l’esperienza autobiografica dell’autore e descrive un fedele quadro storico e sociale del Marocco tra gli anni ‘40 e ‘50.
I temi trattati nel romanzo rispecchiano la condizione del Marocco nell’epoca coloniale e nelle pagine di Choukri si rincorrono i temi della povertà, della delinquenza, della prigionia e infine del riscatto attraverso l’educazione. Un messaggio tanto forte quanto importante per l’autore marocchino che ne costruisce una trilogia con altri due successivi romanzi. Per aiutare il lettore a contestualizzare i temi di questa complessa pubblicazione che ruota tra nona arte e letteratura, la pubblicazione di Alifbata si avvale di una prefazione di Kenza Sefrioui (autrice ed editrice marocchina) et una postfazione dell’editore Jean-François Chanson.
Abebdelaziz Mouride attende per lungo tempo il consenso di Choukri per poter trasformare la sua opera in fumetto e non riesce a colorarne del tutto le pagine, poiché muore nel 2013 prima di terminare la fase di colorazione. L’opera pubblicata da Alifbata rispetta in effetti questa “incompiutezza” e propone di fatto tavole a colori con un interessante tratto a matita e acquarello in cui prevalgono i toni del giallo e dell’arancione, ed altre tavole in bianco e nero.
In questa trasposizione letteraria il disegnatore carica il disegno del suo personale sguardo e delle sue dolorose esperienze che lo rendono legato indissolubilmente a questo romanzo e ne fanno a nostro parere un addizionale punto di forza: Abdelaziz Mouride, artista eclettico, giornalista, pioniere del fumetto marocchino e militante di estrema sinistra è segnato dalla prigionia e dalla tortura e si rispecchia in gran parte della vita del protagonista del romanzo di Choukri. L’opera letteraria diventa allora esperienza personale e si riflette nei disegni di Mouride, tanto delicati nei colori quanto potenti nei messaggi che veicolano. Nelle pagine della pubblicazione, una folla di personaggi prende posto nelle griglie narrative e raccontano di un Marocco lontano da quel che oggi conosciamo, ma parte integrante della memoria storica del Paese.
La pubblicazione di Alifbata è correlata da tavole inedite dell’opera On affame bien les rats di Abdelaziz Mouride, scritta durante il suo internamento nella prigione di Kénitra, che raccontano proprio della sua prigionia e chiudono questa pubblicazione con l’idea che la condivisione delle esperienze passa oltre il testo narrativo e il disegno dei due signoli autori: l’opera diventa l’esperienza di un intero popolo, quello marocchino, ancor oggi alle prese con la memoria degli anni di piombo e un monito per la contemporaneità e la libertà d’espressione.
Il lancio della pubblicazione è stato arricchito con una mostra al Centre Giono a Manosque (Francia), aperta dall’11 febbraio al 7 marzo 2020, con l’esposizione delle tavole originali del fumetto.
Articolo di MariaLaura Romani
Autore : Abdelaziz Mouride d’après le roman de Mohamed Choukri
Titolo : Le pain nu
Casa Editrice : Alifbata
ISBN : 9782955392881
In italiano il romanzo di Mohamed Choukri è stato tradotto con il titolo Il pane nudo, da diverse case editrici.
Per saperne di più due video
il primo è un'intervista a Mohamed Choukri (in francese) e il secondo tratto dal programma Nustaljia di Rachid Nini è un omaggio a Abdelaziz Mouride (in arabo marocchino).
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