· 

I ricettari sono meglio di un corso di sociologia!

Parlano di matrimoni misti e di migrazioni, raccontano culture, ceto e abitudini. Riconnettono generazioni, i ricettari di famiglia sono meglio di un corso di sociologia e resistono a tutto!

 

In questo ricettario di famiglia la cucina è tanto impastata con la vita che è impossibile distinguerle.

Si alternano lingue e culture:  arabo, polacco, francese e nelle stesse pagine convivono la ricetta del falafel, dei pierogi e del chocolate souffle.

La giovane protagonista di questa storia è Farah un’adolescente che vive in Francia, nata al Cairo, da madre egiziano-polacca e da padre egiziano con origini siriane. 

Una bella insalata mista di diverse nazionalità, culture e religioni, che spinge Farah a saperne di più sulla sua famiglia e a interrogare le nonne sulla loro infanzia, la vita in Egitto e le tradizioni culinarie. 

I primi ricordi ci trasportano al Cairo dove conosciamo Teta Ayda (la nonna dell’autrice) una donna energica che ha viaggiato molto all’interno del paese, grazie a lei impariamo alcune usanze della campagna egiziana, il calendario copto e la sua ricetta speciale della mulukiya. 

La seconda storia è quella della nonna di Farah da parte di madre, nata e cresciuta nelle foreste della Polonia. Babcia Monica conosce suo marito studente di cinema in Polonia, i suoi ricordi ci raccontano di Varsavia, della cena tradizionale della vigilia di Natale e dei pierogi, una specialità della cucina polacca.

Teta Afaf,  la nonna di Farah dal lato paterno, invece è di origine siriana. Si trasferisce in Egitto per sposarsi e completare gli studi. Attraverso la narrazione di Tita Afaf, conosciamo i suoi luoghi del cuore, la capitale dell'Egitto e della Siria, i nomi delle prelibate ricette della cucina siriana, le diverse connotazioni culturali della stessa parola "latte" tra Egitto e Siria. E infine, i dettagli della ricetta "Fatteh Al Makdous", dalla preparazione a come va servito.

A completare la mappa della famiglia nell' ultima sezione di questo libro, Farah condivide con noi la ricetta del "Chocolate Souffle", una ricetta della cucina francese e che prepara assieme a sua madre. 

 

L'idea del libro è innovativa in quanto si concentra sulle vite di personaggi femminili forti e carismatiche né  famose né eroiche, ma allo stesso tempo le loro storie sono ricche di dettagli emozionanti. Nel testo del racconto si alternano  frasi in arabo standard a frasi colloquiali in egiziano e siriano che riflettono lo stile dei racconti della nonne. 

 

Le illustrazioni sono di Heba Khalifa e accompagnano il testo con una tecnica mista che mescola i  disegni alle fotografie delle tre nonne in cui si intravedono elementi delle loro case. Questi dettagli creano un senso di intimità con il lettore, come se fossimo seduti nelle case o nelle cucine, godendoci i loro racconti.

Una questione di donne ma in questo caso anche un incontro di culture, attraverso i ricordi di famiglia si evidenzia la diversità culturale e religiosa non sono dell’Egitto. Un elemento che da valore al libro e lo candidata per la traduzione in varie lingue. 

 

“Dopo tutti questi racconti, penso che la mia famiglia si avvicini più al kòshari che all’insalata mista! Ma voi conoscete la storia del kòshari?”

Per scoprila bisogna arrivare alla fine di questo  eclettico, incasinato e divertente ricettario. Del resto non sono così le famiglie ? 

 

Testo di E.B. 

 

Dettagli bibliografici:

 

Titolo: Teta e Babcia/

تيتا و بابتشا رحلات في وصفات الجدات

Autore: Miranda Bishara

Casa editrice: Dar al-Balsam

ISBN: 9789776171510

 

Per saperne di più: https://arablit.org/2020/02/10/adolescence-food-and-illustrating-family-history-a-talk-about-teta-and-babcia/

 

Di seguito un estratto del libro, letto dalla scrittrice Miranda Bishara 

 

Scrivi commento

Commenti: 0