· 

La "Short list" del premio Etisalat

Provando a raggruppare i candidati (scrittori, illustratori o editori) dell’edizione 2022 del premio Etisalat in base alla nazione di appartenenza, deduciamo uno spaccato del mondo della letteratura per l’infanzia che sembra calcare solo in parte ciò che emerge dai numeri dell’editoria araba in generale, e che riflette situazioni economiche e geopolitiche che vanno al di là della mera condizione culturale dei singoli paesi. Emirati Arabi Uniti (96 candidati) e Arabia Saudita (23) da una parte, Egitto (58) e Libano (23) dall’altra la fanno da padrone, con la Giordania (19) subito a ruota. Non stupiscono le poche tracce lasciate dalla Palestina, che pur nella letteratura araba ha un posto di primissimo piano, e dall’Iraq, così come le assenze di Siria e Yemen e le risicate presenze di Qatar, Bahrein e Oman, Marocco, Tunisia e Libia, alle quali siamo abituati.

Interessante compiere un confronto con i dati di una - scelta casualmente - delle precedenti edizioni, quella del 2014. Su 151 candidati 60 erano egiziani, 27 emiratini, 25 libanesi, 10 giordani, 10 palestinesi e 7 sauditi. La Siria contava 4 rappresentanti, l’Iraq 3, Algeria, Tunisia, Marocco, Qatar e Oman 1. Ciò che salta all’occhio oggi è l’aumento dei candidati di casa nonché di quelli dell’Arabia Saudita, oltre che la presenza di qualche rappresentante della Siria in piena guerra civile. Notiamo che Egitto e Libano contavano fra le loro fila ben più della metà dei candidati (con gli Emirati che non  erano già così forti come lo sono oggi), il che riproduceva la situazione generale dell’editoria e della letteratura araba. Oggi le cose sembrano leggermente cambiate.

 

Limitandoci ad una breve carrellata degli scrittori entrati a far parte della “Short list” 2022 e senza considerare in questa sede illustratori e case editrici, notiamo che ci sono molti volti nuovi, ma anche autori che calcano le scene della letteratura già da un po’ di tempo. Tra questi ultimi saltano all’occhio i nomi di tre scrittrici, Shaykha al-Ziyara, Muna al-Shimi e Manar Haza‘a, le cui storie professionali sono molto interessanti da considerare e che rappresentano un campione significativo di che cosa vuole dire essere un’autrice di storie per bambini e ragazzi in epoca contemporanea.

 

Shaykha al-Ziyara è una scrittrice qatariota, esperta di disabilità infantile. Il suo 45 sa‘at tahta-l-thalj (45 ore sotto la neve), in lizza quest’anno nella categoria “Libro per adolescenti” (Kitab al-Yafi‘in) parla dell’incontro tra due ragazzi, Hayyan e Khaldun. Quest’ultimo soffre di autismo ed è durante una tempesta di neve che le sue doti avranno un ruolo di primo piano nell’aiutare l’amico e i familiari presenti alla gita. Già in passato Shaykha al-Ziyara aveva trattato l’argomento della disabilità e dell’emarginazione. 

Nella categoria “Libro per adolescenti” gli altri due candidati sono il palestinese Anas Abu Rahma, già vincitore nel 2019, che si presenta con Sa’abdu'u al-an, hal tasma‘ini? (Inizierò adesso, mi ascolti?) e Fay’ Musa (selezionata anche nella categoria “8-12 anni”) con il romanzo Najmat al-sabah (La stella del mattino) nel quale una giovane donna lavora alacremente nella fattoria di famiglia affinché il padre possa divenire un commerciante.

 

Mona al-Shimi è una scrittrice egiziana, laureata in archeologia. Insegna storia, scrive articoli e ha all’attivo diverse pubblicazioni non solo nell’ambito della letteratura per ragazzi. È candidata nella categoria “8-12 anni” (Kitab dhi Fusul). Il libro selezionato si intitola ‘Ushsh Jadid (Un nuovo nido) ed è la storia di un furto commesso nella casa in cui vivono il piccolo Ziyad e la sua famiglia. Due uccelli che hanno fatto il nido nel condizionatore riusciranno in qualche modo a svelare al bambino l’identità dei ladri.

 

Nella categoria “8-12 anni” le altre due selezionate sono la scrittrice omanita Umama al-Lawati che in Sundarani, Gawwasat al-a‘maq (Sundarani, la sottomarina degli abissi) narra le avventure della coraggiosa nipote di Sinbad, e la già ricordata Fay’ Musa che in Hamas al-ashjar (Il sussurro degli alberi) parla del rapporto di una bambina con la nonna, che le fa conoscere il potere della natura.

 

Manar Haza‘a è egiziana e si occupa tra le altre cose di laboratori di lettura e scrittura, nei quali sono coinvolti sia bambini che genitori. In questa edizione è candidata sia per la categoria “Libro illustrato” (al-Kitab al-Musawwar), nella quale ha già vinto lo scorso anno, che per la categoria “3-5 anni” (al-Tufula al-Mubakkira).

Mamlaka al-Anatikh (Il regno di al-Anatikh) narra le vicende di un re che dopo un viaggio torna a palazzo e cerca di capire quale prelibatezza culinaria potrebbe diventare il piatto tipico del suo regno.

Marra Wahida (Prima volta) parla del rapporto tra un nonno e la sua nipotina: i due, mentre la mamma di lei è a fare una passeggiata, vanno a vedere la partita della nazionale egiziana di calcio.

 

Nella categoria “Libro illustrato” sono 4 gli altri libri selezionati. Ben due sono dello scrittore kuwaitino Nasser al-Dusari (conosciuto anche come mister Noun): Umniyat Amani (Il desiderio di Amani)  e Risalat jarw saghir (Lettera di un cucciolo). Muhammad al-Hamwi, scrittore e illustratore insieme, è stato selezionato per Khalfa-l-jidar (Dietro il muro), opera incentrata sull’amicizia di due ragazzi che non possono incontrarsi perché le loro vite sono divise da un muro. Hadil Ghunaym in Qissat al-ukhtayn Hana’ wa Shifa’ (Storia delle due sorelle Hana’ e Shifa’), giocando con il significato dei loro nomi, narra la vicende di due sorelle cuoche che lavorano in uno stesso ristorante ma che vogliono separarsi perché una ama cucinare piatti saporiti e perché l’altra ama cucinare piatti sani.

Nella categoria “3-5 anni”, la scrittrice palestinese Muna Kamal è candidata con Dantila (Pizzo), una storia di calze e calzini antropomorfi. Bassam al-Taji in Sayyad al-samak (Il pescatore) parla di quel che precede una bella festa a base di pesce, ovverosia della pesca. Massara Tuqan in Kayfa tash‘uru al-yawm? (Come ti senti oggi?) parla dei cambiamenti che avvengono in un bambino e dell’affetto che prova per i genitori, che invece non cambia. La quinta selezionata è Nura al-Huda Muhammad, laureata in ingegneria, che con La tataharrak yadi (Non muovermi la mano) cerca di mettere sulla carta le sue idee inerenti all’utilità della lettura.

Tutte le storie di quest’anno sembrano possedere delle trame interessanti, belle e pronte per una possibile traduzione. Molti degli scrittori e soprattutto molte delle scrittrici in lizza credono fortemente nella lettura come strumento fondamentale di educazione.

Oltre alle considerazioni iniziali dove abbiamo evidenziato lo spostamento dei paesi di produzione, notiamo che la letteratura per l’infanzia resta uno spazio a maggioranza femminile soprattutto nel campo della creazione.

A breve, durante la Fiera Internazionale del Libro di Sharja, si conosceranno i nomi dei vincitori delle 5 categorie (ci sarà anche quella dedicata al Fumetto, Kumiks). Ci auguriamo qualche ex-aequo perché sia premiato il più alto numero possibile tra autori, illustratori e case editrici e perché venga data in tal maniera una sollecitazione in più affinché tante di quelle storie, anche tramite la traduzione, possano essere conosciute dal maggior numero di persone possibili.

 

testo di  L.C.

Scrivi commento

Commenti: 0