Qualche giorno fa ci ha lasciati Helmi Eltouni (Hilmî al-Tûnî), uno degli illustratori più prolifici e influenti del mondo arabo.
Nato nel 1934 a Beni Suef, nella Valle del Nilo, nei pressi del monte Tûnî, da cui prende il nome, Eltouni è cresciuto circondato da immagini popolari e artistiche che avrebbero segnato profondamente il suo percorso creativo.
Trasferitosi al Cairo per studiare alle Belle Arti nel 1958, trovò nella ricchezza visiva della tradizione popolare una fonte inesauribile di ispirazione. Dai muri delle case alle tombe, l'arte popolare egiziana, con i suoi colori vividi e linee semplici ma potenti, alimentò la sua visione estetica, facendone uno degli artisti più rappresentativi del suo tempo.
La sua carriera lo portò a collaborare con numerose case editrici arabe e a lasciare il segno nell'immaginario di generazioni di lettori e artisti. Lavorò per la rivista egiziana Samir e, a metà degli anni Settanta, entrò a far parte di Dar al-Fatà al-‘Arabi a Beirut, contribuendo a creare un immaginario visivo per l'infanzia. Il suo tratto grafico, quasi ingenuo, con linee marcate e contorni decisi, riusciva a fondere la semplicità del disegno con un forte impatto narrativo.
Ma Eltouni non era solo un illustratore per bambini. Profondamente impegnato nella lotta per la causa palestinese, ha creato poster e copertine di riviste che parlavano di resistenza e speranza, mostrando un lato militante della sua arte.
La sua capacità di trasmettere messaggi potenti attraverso immagini essenziali lo rese un punto di riferimento, non solo nell’arte, ma anche nella lotta sociale e politica.
Le sue opere sono state pubblicate dalle case editrici più prestigiose del mondo arabo, tra cui Dar al-Shuruq in Egitto e Dar al-Hada’iq in Libano. È stato maestro e guida per numerosi giovani illustratori, formando intere generazioni di artisti che hanno trovato in lui un modello da seguire.
Una testimonianza del suo profondo impatto culturale si trova nel saggio "Il pulcino non è un cane" di Mathilde Chévre pubblicato da Astarte, che rimanda a un suo celebre albo illustrato. La sua arte, intrisa di tradizione, ha saputo attraversare confini, arricchendo la cultura visiva di tutto il mondo arabo.
Lui stesso diceva “La cultura del mondo intero è la mia cultura, le mie radici non sono nella civiltà copta, né nella civiltà islamica, le mie radici sono nel mondo dell’arte”
Con la scomparsa di Helmi Eltouni, il mondo dell'illustrazione perde uno dei suoi giganti, ma il suo spirito vivrà nelle immagini che ha creato, nei racconti che ha illustrato e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di ammirare la sua opera.
Redazione Arabook
(liberamente tratto dalla bibliografia dell'autore contenuta nel saggio di Mathilde Chévre "Il pulcino non è un cane: l'editoria araba per l'infanzia come specchio della società, pubblicato da Astarte Edizioni nel 2023)
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